L'interesse precipuo del volume collettaneo La villa dopo la villa risiede nel tentativo di presentare un quadro dell’archeologia delle ville tardoantiche tra bilanci e nuove prospettive, con particolare riferimento all’Italia settentrionale, pur non mancando riferimenti e ad altre regioni della penisola ed altre aree geografiche del Mediterraneo. Lire la suite
Il fenomeno della fine delle ville, tra VI e IX sec. d.C., è un tema oggetto di studi ed aggiornamenti ormai da più di due decenni, in particolare nell'abito della pars Occidentalis dell’Impero romano. Le trasformazioni del sistema rurale tardoantico, le nuove relazioni tra città e campagna, i mutati sistemi d’insediamento rurale ed una ancora difficilmente spiegabile, se non credibile, propensione delle élites altomedievali al passaggio abitativo dalle ville alle capanne costituiscono un’arborescenza di studi che ha prodotto pagine talora anche rivoluzionarie quanto alla percezione moderna della continuità/cesura tra Antichità e Medioevo in merito all’abitare e controllare il territorio per villas.
L’interesse precipuo del volume collettaneo La villa dopo la villa risiede nel tentativo di presentare un quadro dell’archeologia delle ville tardoantiche tra bilanci e nuove prospettive, con particolare riferimento all’Italia settentrionale, pur non mancando riferimenti e ad altre regioni della penisola ed altre aree geografiche del Mediterraneo, in particolare la Spagna e le Gallie. Infatti, se il panorama sulle ville della tarda Antichità si presenta ricco di casi esemplari, analisi puntuali e sintesi che hanno portato a formulare modelli storico-archeologici sul Centro ed il Sud dell’Italia – a parte alcuni contesti ampiamente studiati e comunicati, come Desenzano del Garda – il Nord della penisola, soprattutto l’area compresa tra la Lombardia occidentale e il Piemonte, risultava meno conosciuto, ancorché oggetto di ricerche puntuali.
La curiosità di approfondimento delle evidenze archeologiche in quei contesti e il desiderio di una messa a confronto di siti quali Palazzo Pignano (non lungi da Milano) e Aiano (in provincia di Siena) con altri del Nord Italia hanno costituito l’impulso a dare vita al volume, esperimento editoriale la cui prosecuzione, auspicata da più parti, potrebbe continuare in futuro con nuovi e diversi orizzonti geografici da riscoprire.
Il fenomeno della fine delle ville, tra VI e IX sec. d.C., è un tema oggetto di studi ed aggiornamenti ormai da più di due decenni, in particolare nell'abito della pars Occidentalis dell’Impero romano. Le trasformazioni del sistema rurale tardoantico, le nuove relazioni tra città e campagna, i mutati sistemi d’insediamento rurale ed una ancora difficilmente spiegabile, se non credibile, propensione delle élites altomedievali al passaggio abitativo dalle ville alle capanne costituiscono un’arborescenza di studi che ha prodotto pagine talora anche rivoluzionarie quanto alla percezione moderna della continuità/cesura tra Antichità e Medioevo in merito all’abitare e controllare il territorio per villas.
L’interesse precipuo del volume collettaneo La villa dopo la villa risiede nel tentativo di presentare un quadro dell’archeologia delle ville tardoantiche tra bilanci e nuove prospettive, con particolare riferimento all’Italia settentrionale, pur non mancando riferimenti e ad altre regioni della penisola ed altre aree geografiche del Mediterraneo, in particolare la Spagna e le Gallie. Infatti, se il panorama sulle ville della tarda Antichità si presenta ricco di casi esemplari, analisi puntuali e sintesi che hanno portato a formulare modelli storico-archeologici sul Centro ed il Sud dell’Italia – a parte alcuni contesti ampiamente studiati e comunicati, come Desenzano del Garda – il Nord della penisola, soprattutto l’area compresa tra la Lombardia occidentale e il Piemonte, risultava meno conosciuto, ancorché oggetto di ricerche puntuali.
La curiosità di approfondimento delle evidenze archeologiche in quei contesti e il desiderio di una messa a confronto di siti quali Palazzo Pignano (non lungi da Milano) e Aiano (in provincia di Siena) con altri del Nord Italia hanno costituito l’impulso a dare vita al volume, esperimento editoriale la cui prosecuzione, auspicata da più parti, potrebbe continuare in futuro con nuovi e diversi orizzonti geografici da riscoprire.
Introduzione
Marco Cavalieri e Furio Sacchi 1
L'archeologia delle ville tardoantiche in Italia tra bilanci e nuove prospettive
Carla Sfameni 7
Proprietà fiscali, aristocrazie e ville tardoantiche
Alexandra Chavarría Arnau 39
Dalla villa al cantiere. Vivere in Toscana tra tarda Antichità ed alto Medioevo:
la villa d’Aiano (Siena)
Marco Cavalieri e Anthony Peeters 61
Le ville di Ticineto e di Sizzano. Nuove riflessioni e prospettive di ricerca
per due siti del Piemonte Orientale alla fine dell’Antichità
Francesca Garanzini e Gian Battista Garbarino 79
Le fasi tardoantiche e altomedievali nelle ville benacensi
Elisabetta Roffia 115
La villa di Palazzo Pignano (Cremona) tra tarda Antichità e alto Medioevo:
aggiornamenti dalle ultime campagne di scavo (2016-2018)
Furio Sacchi e Marilena Casirani 149
Dalle ville tardoantiche agli abitati altomedievali nel territorio mantovano:
prime note
Grazia Facchinetti 201
"La villa dopo la villa": qualche considerazione conclusiva
Marco Sannazaro 229
Elenco degli autori 237